"Ama e fa' ciò che vuoi".

S. Agostino

giovedì 21 luglio 2011

Ciao Basco Blu


Mancano ancora due settimane alla partenza, è vero, ma piano piano sto sistemando in un cassetto tutte le cose che metterò in valigia. Così ieri ho preso in mano il mio Basco Blu per sistemarlo insieme alle calze bianche, ma mi sono ricordata che quest'anno non sarà con me: sono diventata grande perciò al suo posto avrò il velo bianco, come le altre dame.
Il Basco Blu è forse uno tra gli oggetti più preziosiosi che possiedo.
La prima volta che l'ho visto avevo poco più di 15 anni, ero in una stanzetta della curia, vicino all'ufficio della mia UNITALSI. Un baschetto blu elettrico con una crocetta bianca che dormiva dentro un armadio con le ante trasparenti insieme ad altri baschetti blu. "Il basco è per le volontarie che non sono maggiorenni", mi spiegava quella che sarebbe stata la mia capo-dama, aprendo l'armadio e prendendo il cappellino. "Prova questo, vedi come ti sta". L'ho messo in testa, mi sono guardata allo specchio ed è stato amore a prima vista: mi calzava a pennello, la tonalità di blu mi piaceva, aveva la giusta inclinazione. Da allora non l'ho più tolto. All'inizio non sapevo cosa avrei dovuto fare con quello in testa, cosa mi avrebbe dato, se l'avrei portato ancora. Così, con un'infinità di domande, è cominciata la svolta. Insieme abbiamo portato acqua, suonato, lavorato in refettorio, pianto e riso come dei matti. Perciò mi piace pensare al mio Basco come ad un grande contenitore: porta dentro di sé un milione di cose, soprattutto le persone che negli anni, grazie a lui, ho incontrato: zie e zii, le mie amiche disperse, le mie Velone, la mia amica in carrozzina, compagni di viaggio eccezionali. Persone che mi hanno regalato un pezzetto di loro e a cui, a mia volta, ho dato un po' di me e senza le quali adesso mi sentirei persa.
Contiene i diversi compiti che ho avuto: la musica, l'acqua, il refettorio fino alla responsibilità dell'anno scorso di una decina di baschetti. Il servizio è il centro della giornata di un volontario e, da parte mia, ho cercato di fare del mio meglio, di impegnarmi al massimo perchè sapevo che il mio lavoro avrebbe reso contente altre persone (che, di riflesso, facesse felice anche me, non ho tardato a scoprirlo). Finora tra tutto ciò che mi è capitato di fare il servizio dell'acqua è forse quello che mi rimarrà più impresso: la musica e il refettorio mi sono piaciuti tantissimo, non lo nego, ma dalle taniche da cinque litri l'una che ho scarrozzato in giro per la città ho ricevuto una tra le lezioni più importanti: se il tuo servizio è "solo" quello di dare da bere ad una signora che da sola non riesce, devi farlo al meglio: in quel momento ha bisogno di te e tu devi essere lì, con la tua scorta di acqua e bicchieri. Soprattutto, capisci che il tuo bicchiere d'acqua è importante quanto il resto, anche se ti vogliono far credere che non sia così.
Oltre a questo, il Basco Blu contiene un'infinità di momenti vissuti, sia Laggiù che a casa, per i quali non smetterò di essere grata. Dalle corse su e giù per il treno, all'incontro con la sofferenza, dalle serate "dell'arrivederci" alle camminate lungo il fiume, dai pianti alle risate con le mie amiche disperse, dalla fatica del lavoro all'orgoglio di essere parte di qualcosa di grande, dai tramonti fuori dal finestrino agli arrivi con gli occhi gonfi di lacrime.
"Carpe diem!", cogli l'attimo! Io il mio attimo, l'ho colto. L'ho colto il giorno di circa tre anni fa, quando, per la prima volta, ho messo in testa il mio Basco Blu. Grazie a lui ho visto un mondo che probabilmente non avrei avuto la possibilità di incontrare, sono cresciuta molto, è cambiato il mio modo di vedere la vita.
Ho dato con, e al mio Basco Blu: ho dato lavoro, impegno, fatica, vacanze... lui mi ha ritornato abbracci, gratitudine, amici, emozioni.
Ha regalato tanto, ha regalto tutto. Il suo compito è finito e dorme sulla testa della mia bambola Cipolla mentre tiro fuori dalla busta di plastica i veli.
Comincia una nuova avventura, un nuovo capitolo che non vedo l'ora di scrivere.
Intanto ciao Basco Blu.
E grazie, grazie davvero.

2 commenti:

  1. GRAZIE!!!!!!!
    Hai dissetato anche me!!!!!
    Bacioni!

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  2. La tua bambola Cipolla sarà orgogliosissima di portare questo dono!
    Ha ragione Annamaria, questo tuo racconto rinfresca l'animo.
    Macca

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